Australia: #5

Queensland, Daintree Forest & James Cook

Da Sydney prendiamo l’aereo per andare a nord, nel tropicale Queensland. Rimaniamo prima qualche giorno a Cairns, per poi andare in macchina a Port Douglas. Da qui partiamo per un’escursione nella Daintree Rainforest, situata ancora più a nord. La natura incontaminata di questa foresta tropicale è meravigliosa, si tratta di una delle foreste pluviali più vecchie della terra. Mentre splende il sole, qualche attimo dopo arriva qualche scroscio improvviso di pioggia, tipico di quel clima. Prendiamo un battello, ovviamente accompagnati da una guida ufficiale, per cercare di avvistare qualche coccodrillo nel Daintree River, ma la guida ci dice che sarà difficile, perché le temperature sono calde e i coccodrilli tendono a restare in acqua. E infatti, niente avvistamenti, ma una bella pioggia improvvisa!

Fortuna che la barca è coperta e abbiamo gli impermeabili……Riprendiamo la macchina e ci immergiamo ancora di più nella foresta, direzione nord, verso Cape Tribulation, chiamata così dall’esploratore James Cook quando la sua nave rimase incastrata su queste coste per via della barriera corallina. Per potervi arrivare bisogna prima attraversare il Daintree River con un traghetto. Poi si prosegue in macchina lungo la strada tortuosa, ma i colori sono meravigliosi. All’arrivo c’è un parcheggio dal quale è possibile raggiungere a piedi la spiaggia, passando in mezzo ad una fitta rete di mangrovie. Qua e là si vede qualche cartello che avvisa dell’eventuale presenza di coccodrilli. Molto rassicurante! L’acqua è cristallina e c’è calma piatta, un vero paradiso. Oltre ai coccodrilli, nella Daintree Forest è possibile avvistare anche il Cassowary (casuario), un uccello alto due metri ma incapace di volare, a rischio estinzione.

Dopo una giornata immersi nella natura incontaminata della foresta, si torna a Port Douglas. Da qui l’indomani si parte in barca alla volta della barriera corallina.

La barriera corallina – Great Barrier Reef

Si parte a bordo del catamarano della Quicksilver Cruises, una delle migliori compagnie che effettuano tour della barriera corallina. Si consiglia di portare una fotocamera subacquea, anche se a bordo c’è il fotografo ufficiale che mette in vendita le foto fatte durante la giornata, alcune scattate sulla barca, altre in acqua o anche sott’acqua!

Il viaggio per arrivare alla barriera corallina dura un’oretta e mezza. A bordo ti offrono delle pastiglie allo zenzero, da utilizzare in caso di mal di mare. In effetti il catamarano è piuttosto veloce e a volte si sente qualche movimento un po’ più brusco. Però tutto sommato tranquillo. Approfittiamo per fare un corso di sub al volo. Ti spiegano tutto quello che bisogna fare. Nel corso per principianti si tratta soprattutto di gestire la pressione mentre si scende in acqua e di essere in grado di cambiare il boccaglio. L’attrezzatura la forniscono loro. All’arrivo, ovviamente i principianti si immergono in acqua insieme ad una guida, che controlla se tutto funziona e, in caso di problemi, ci aiuta a risolverli. Devo dire che è stata un’esperienza davvero meravigliosa, poter stare così tanto tempo immersi nelle acque dell’Oceano ad osservare le meraviglie della barriera corallina: coralli, pesci di tutti i tipi e colori, perfino piccoli squali. Eh sì, alla loro vista noi principianti ci siamo spaventati, ma la guida ci ha subito tranquillizzati.

Altra esperienza da non perdere è lo snorkeling, sempre insieme ad una guida, che ci ha portato nei posti più belli. E anche stavolta i colori e le bellezze che abbiamo potuto osservare ci hanno lasciato a bocca aperta!

Brisbane

Con l’aereo si torna in direzione sud, con un ultimo sguardo alla barriera corallina dall’alto.

Siamo ancora nel Queensland, anzi proprio nella capitale del Queensland. Da qui prenderemo – a malincuore – l’aereo per il ritorno, il gigante dei cieli, che ci riporterà a casa, ma non prima di aver fatto una lunga tappa negli Emirati Arabi, a Dubai. Brisbane è una città a misura d’uomo. Ha circa 2 milioni e mezzo di abitanti, che non sono pochi, ed è quindi considerata la terza città australiana per numero di abitanti. Non proprio una cittadina insomma, ma se si ha voglia di camminare la si può girare tranquillamente tutta a piedi. Qui troviamo un’atmosfera del tutto rilassata, come d’altronde anche in altre parti di questo paese. È attraversata dal fiume Brisbane e ha un clima sub-tropicale, con estati calde e inverni non troppo freddi. È una città sportiva, molto adatta alle famiglie, come dimostra la presenza di una vera e propria spiaggia pubblica artificiale, la Streets Beach, una delle maggiori attrazioni della metropoli del Queensland, situata proprio accanto al fiume Brisbane in zona South Bank Parklands, ex sito dell’Expo del 1988 poi riconvertito. Creata nel ’92, questa piscina presenta acque cristalline e vere spiagge di sabbia circondate da palme, alberi tropicali, rocce e prati verdi, con tanto di bagnini e una fantastica vista sullo skyline. Da non perdere nello stesso quartiere anche la suggestiva Nepalese Peace Pagoda, una pagoda nepalese portata qui in occasione dell’Expo del 1988 e l’Epicurious Garden, giardino di verdure ed erbe gestito da volontari. Magari facendo anche un giro sulla caratteristica ruota panoramica, la Wheel of Brisbane.

La presenza di piste ciclabili e percorsi pedonali lungo i parchi dimostra la sportività e l’anima green di questa città. Proseguendo ancora lungo il Brisbane River, ad esempio, si può raggiungere a piedi il Kangaroo Point Lookout, da dove è possibile godere una vista eccezionale sulla città. Procedendo ancora si giunge allo Story Bridge, forse l’emblema della città. Anche se ricorda un po’ l’Harbour Bridge di Sydney, la sua forma particolare lo rende inconfondibile, soprattutto di sera quando è illuminato. Collega Kangaroo Point con Fortitude Valley, distretto di Brisbane considerato luogo di divertimento e svago dove la vita notturna la fa da padrona con bar, discoteche e locali con musica dal vivo. Qui si trova anche la Chinatown di Brisbane, dove è possibile assaggiare anche specialità cinesi, giapponesi, coreane, thaliandesi.

Tornando verso il centro, attraversando il Brisbane central business district, in mezzo ai tanti grattacieli di vetro è possibile scorgere la Saint John’s Cathedral, che con il suo stile neogotico si contrappone alla modernità degli edifici del distretto affaristico. Contrariamente a quanto si potrebbe credere, la sua costruzione è terminata nel 2008.

Spostandosi verso il centro, merita sicuramente una visita la King George Square, la piazza dove si erge il Brisbane City Hall, la sede del Consiglio comunale di Brisbane, con la sua bella torre dell’orologio, basata su quella di Venezia. Poco distante, la zona dello shopping: Queen Street Mall. Con oltre 700 negozi, ce n’é per tutti i gusti: grandi marchi e piccole boutique. Ma è anche piacevole passeggiarci o bere qualcosa ai tanti bar e locali che offre. Da segnalare, per la cronaca, il ristorante Jamie’s Italian, catena (poi chiusa per fallimento) dell’omonimo cuoco “televisivo” Jamie Oliver, dove si mangia non proprio italiano ma buon cibo, anche se le porzioni sono un po’ spartane e i prezzi poco “standard”.

Brisbane è tutto questo: vita all’aperto, sport, skyline mozzafiato, passeggiate sul lungofiume, mercatini, buon cibo, bellezze architettoniche e relax.

Gold Coast

Onde giganti, grattacieli altissimi, un lunghissimo lungomare, spiagge ampie e bianchissime e tanti parchi divertimento. Situata a circa 80 km a sud di Brisbane, quasi al confine tra Queensland e Nuovo Galles del Sud, Gold Coast è una città in piena crescita. Il sobborgo di Surfers Paradise è una delle più importanti località balneari frequentata da turisti provenienti da ogni parte del mondo. Le distese di spiagge sono davvero meravigliose. A causa delle fortissime correnti, era possibile entrare in acqua solo fino al ginocchio e solo in zone appositamente contrassegnate, stando attenti a non beccare le numerose meduse (grandissime) presenti, non pericolose a detta della lifeguard.

Si chiude qui questa avventura esclusiva e ricca di sorprese positive. Un bagaglio di bellezze ed esperienze che rimarranno impresse nei nostri ricordi, un ottimo assaggio di un continente ancora tutto da esplorare. Una terra lontana dai colori unici che ha ancora tanto da offrire, nonostante i rischi a cui sta andando incontro negli ultimi anni a causa, soprattutto, dei cambiamenti climatici. Un trend che speriamo non scalfisca quanto di bello abbia creato qui madre natura.

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